Nel suo rapporto mensile la BCE è tornata anche sulla situazione italiana: “Il differenziale sul debito è rimasto volatile”.
ROMA – Nuovo rapporto mensile della BCE. La Banca Centrale Europea ha lanciato un chiaro messaggio a tutti i Paesi che fanno parte dell’UE: “Quelli che hanno il debito pubblico elevato – si legge nel documento riportato da RAI News – devono condurre il rapporto fra quest’ultimo e il PIL su una traiettoria discendente. E’ necessario garantire la piena conformità delle politiche di bilancio dei vari Paesi al patto di stabilità e crescita. Al tempo stesso è opportuno intensificare gli sforzi per conseguire una composizione delle finanze pubbliche più favore alla crescita“.
La BCE si è soffermata anche sulla situazione italiana: “Il differenziale del debito sull’Italia è rimasto volatile ed elevato rispetto ai livelli osservati prima delle politiche del 2018. Negli ultimi due mesi è aumentato di 33 punti base, raggiungendo il 2,38%. Nel periodo in rassegna (7 marzo-5 giugno n.d.r.) i rendimenti a lungo termine, nell’area dell’euro e negli Stati Uniti, hanno proseguito il percorso discendente intrapreso alla fine del 2018“.
Le stime della BCE sul PIL dell’Eurozona
Nel rapporto si è fatto il punto anche sul PIL dell’Eurozona: “I nuovi dati e i risultati segnalano una crescita lievemente moderata nel secondo e nel terzo trimestre di quest’anno rispetto a quando successo nel primo trimestre. Le proiezioni indicano una crescita annua del PIL in termini reali dell’1,2% nel 2019, dell’1,4% nel 2020 e nel 2021. Rispetto a marzo 2019 le prospettive sono state viste in rialzo dello 0,1% per il 2019 mentre in ribasso per il 2020 (-0,2%) e per il 2021 (-0,1%). I rischi per le prospettive di crescita restano orientati al ribasso per via delle continue incertezze connesse ai fattori geopolitici, alla crescente minaccia del protezionismo e alla vulnerabilità nei mercati emergenti“.
La BCE lancia un chiaro allarme nel suo ultimo rapporto chiedendo a tutti gli Stati di rispettare le regole dell’Unione Europea.
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